La Roja

Matarò - Barcellona 

A soli ventidue anni e già un attaccante di classe: Andrea Piccolo indossa la sua prima maglia rossa, simbolo di una corsa sinonimo di intensità per eccellenza. Il caldo, le cime impervie e sconosciute in mezzo al nulla, la bellezza della Spagna bruciata dal sole, tutto questo è La Roja, che incarna il primato della Vuelta a España. Come in un sogno, Andrea ha preso il comando del suo primo Grande Giro con un'incredibile fuga in una tappa bagnata dalla pioggia.

"Ho visto il massaggiatore, il medico e il nostro media manager, ma non sapevamo con certezza se avessimo conquistato la maglia rossa. Abbiamo iniziato la corsa con sei secondi di svantaggio e abbiamo tagliato il traguardo dove la classifica generale era neutralizzata a 15 o 20 secondi. Sapevo che forse solo due ragazzi in gara avrebbero potuto recuperare la differenza con i secondi di abbuono per la maglia rossa, ma dovevamo aspettare la conferma. Mi sono fidato di me stesso. La squadra si è fidata di me e abbiamo puntato alla maglia rossa fin dall'inizio della tappa".

Prova senza limiti

Suria - Arinsal 

Il primo arrivo in salita della Vuelta è un affare da scalatori. Marc Soler è un corridore senza briglie, ogni momento potrebbe essere quello giusto per lasciare il segno. Voleva vincere, voleva farlo a modo suo, con un'azione spettacolare e sfrenata che avrebbe lasciato tutti a bocca aperta. 

Marc scatta, resta in testa per un po', sognando come sa fare. 

Non era questo il giorno, ma arriverà.

Fuochi d'artificio

Pico del Buitre, Osservatorio Astrofisico

Estenuante, isolato, terribilmente affascinante. Come alcuni degli arrivi della Vuelta che hanno reso famosa la corsa, il Pico del Buitre è il giudice finale di una tappa in cui i pretendenti alla classifica generale lottano fino all'ultimo metro.

I migliori sono tutti lì, compreso Landa, che ancora una volta fa sognare i suoi tifosi che inneggiano al loro eroe sulle rampe infernali davanti alla sagoma dell'Osservatorio, per dire che è tutto finito, almeno per oggi. Ancora una volta tutto svanisce, questa è la malinconia della volata senza riscatto.

Cross is here 

Collado de la Cruz de Caravaca 

La pioggia, il fango e il vento fanno sembrare il traguardo una strada che taglia una foresta tropicale. La folle salita verso la linea bianca diventa una gara di ciclocross senza velocità, gli ultimi due chilometri prima del giorno di riposo, quando tutti sono esausti e sfiniti da una gara che assomiglia a un gioco a eliminazione. Qui il ciclismo è uno sport più folle che mai, un toro da prendere per le corna quando sei vestito di rosso dalla testa ai piedi.