Il tempo amico, il tempo nemico
Combloux

Le cronometro sono passaggi chiave della corsa, come quelli di un romanzo giallo. Dove si scopre il colpevole, là la trama può cambiare in modo incredibile, con colpi di scena e sorprese che non credevamo di vedere. Così sono le prove contro il tempo, momenti in cui il vento è dalla tua parte oppure no, istanti dove puoi vincere una corsa o perderla. L'inizio dell'ultima settimana è un trionfo per qualcuno e un calvario per altri, i secondi scorrono, diventano minuti, più vicini o più lontani nel giro di un'ora.

Il volo del Pirata
Courchevel

A Courchevel, toccando il punto più alto del Tour, si arriva in uno dei luoghi per sempre legati a Marco Pantani che qui mise in scena una delle sue azioni più belle di sempre, l'ultima vittoria su questa terra di un campione che ancora oggi vive sulle strade del ciclismo. Qui arriva la fuga solitaria, a testimonianza che la montagna chiama i suoi eletti, che sanno attaccare da lontano e dare tutto, fino al profondo dolore, fino alle più elevate vette del sacrificio. 

L’ultima danza sulle montagne
Le Markstein Fellering

Le ultime pendenze, le ultime vedute sulle Alpi e tutta quella marea umana attorno ai propri idoli. Il ciclismo mostra al Tour de France il suo lato più intenso nelle sue ultime ore di corsa francese. Così il serpentone di tifosi accompagna i duelli fino alla fine, gli addii, gli sforzi di Adam Yates per tenersi quel tanto agognato gradino del podio, conquistato con la tenacia e la costanza, le qualità che formano i grandi campioni nelle situazioni più inattese. 

Il Paradiso Dorato
Avenue des Champs-Élysées

Parigi e l'arco di Trionfo, ecco lo scenario che tutti aspettano per tre settimane di agonia, successo, sfide. L'ultima, epica, tappa di uno dei Tour de France più emozionanti degli ultimi anni si conclude nel modo più classico di sempre, con lo sfondo della città che ha ispirato artisti e scrittori da secoli. Bohemien che guardano Parigi come ora la vedono i corridori: rifugio di pace dopo giorni neri. Adam Yates guarda la folla dal terzo gradino di un podio così prestigioso, dal quale tutti vorrebbero guardare il mondo. Ci sono le luci del tramonto sulla corsa, epici cantastorie la raccontano già per i posteri.

Il nostro Tour de France è stato un viaggio meraviglioso fatto di emozioni e tappe all'ultimo respiro. 

A partire da Adam Yates con la sua stupenda vittoria di tappa e maglia gialla il primo giorno, tenacia e talento premiati con un terzo gradino del podio a Parigi. Alla vittoria  di Pello Bilbao a Issoire, Michal Kwiatkowski a Grand Colombier e tre atleti nella Top10 della GC al termine della 21a tappa.

Grazie ragazzi! 

Monte Bianco - Courchevel: consigli per affrontare una delle tappe più dure e mozzafiato del Tour de France 2023

La 17a tappa del Tour de France, una delle più impegnative, si snoda per 166 chilometri dal Monte Bianco fino a Courchevel con quattro salite per un totale di 5000 metri di dislivello e la presenza della vetta più alta di questo Tour, il Souvenir Henri Desgrange a 2304 metri.

È proprio a quest'ultima che chi vorrà cimentarsi sul percorso dovrà fare particolare attenzione: Il Col de la Loze è una salita infinita, lunga oltre 28 km con una pendenza media al 6% e in doppia cifra nel finale. 

Fondamentale la scelta dei rapporti: se non si hanno le gambe dei professionisti è altamente consigliata una guarnitura compatta con la corona anteriore da 36 (ma potrebbe essere utile anche da 34) e un bel 32 o 34 come massimo pignone posteriore.

Chiaramente proteggersi dal sole, idratarsi, portare con sé una mantellina e indumenti per proteggersi dallo sbalzo termico tra partenza e arrivo oltre che alimentarsi nel modo corretto, rimangono fondamentali per godersi il percorso appieno e ammirare la vista dall’alto una volta raggiunta la cima.