SIDI STORIES: TENACIA, COSTANZA E FURIA. ÁLVARO BAUTISTA RIPERCORRE CON NOI IL SUO VIAGGIO ENTUSIASMANTE DELLA SCORSA STAGIONE.

La fame di Álvaro Bautista sulle piste è un dato di fatto. Da sempre nel team di atleti Sidi, l’anno scorso è approdato in Superbike, regalando un record storico: undici vittorie consecutive durante la caccia al Mondiale. Gli abbiamo chiesto di ripercorrere per noi il viaggio entusiasmante della scorsa stagione fatto di distacchi abissali, tensione e adrenalina.

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La prima vittoria dello scorso anno me la ricordo come uno dei momenti più speciali che ho vissuto in sella ad una moto. Ero emozionato e, una volta tagliato il traguardo, ho pianto. Erano dieci anni che non vincevo e ho pensato subito alla mia famiglia e ai miei amici che mi sono sempre stati vicino.

La gara più bella però è stata quella sul circuito di Phillip Island. La pista è bellissima ed è tra le mie preferite, specialmente la curva prima dell’entrata nel rettilineo, mi fa impazzire. Quella curva si fa in quarta e si raggiungono quasi i 200km/h, il posteriore va di traverso e la moto si impenna in uscita. Credo non esistano parole per descrivere quella sensazione! 

In quella gara ricordo di aver vinto con un margine molto ampio – quindici secondi - e credo sia stata decisiva la concentrazione,  stare davanti senza nemmeno considerare l’ipotesi che avrei potuto giocarmi la vittoria, pensiero che mi fa fare sempre qualche errore. Mentalmente è stata molto dura.

Adesso è piuttosto difficile anche solo immaginare le competizioni: la situazione è strana, gli obiettivi dovranno per forza essere ridiscussi ma non è questo il momento di valutarli. Ora bisogna soltanto pensare a collaborare ed essere solidali, pensando più agli altri che a noi stessi. Come in Italia, anche qui in Spagna cerchiamo di far passare il messaggio di rimanere a casa per fermare al più presto il contagio del virus.

E’ per questo che dico: #YoMeQuedoEnCasa.