Dopo un secondo posto al Fiandre il corridore olandese (Ineos Grenadiers) vince la 118a edizione della Paris-Roubaix e regala a Sidi la seconda vittoria di fila della Hell of the North.

A poco meno di 20 km dall’arrivo Dylan attacca in testa alla corsa e sorprende con un'azione che gli permette di vedere l'obiettivo avvicinarsi sempre di più mentre il distacco dagli inseguitori aumenta costantemente fino a raggiungere il minuto all'entrata dell'ultimo settore in pavè.

Van Baarle entra nell'iconico velodromo in solitaria e vince la più veloce edizione, ad oggi, completando i 257,2 km in 5h 37' con 1' 47" di vantaggio su Wout Van Aert (Jumbo Visma), 2o, e Stefan Küng (Groupama - FDJ) 3o. 

"È incredibile. Quando sono entrato nel velodromo ho guardato se c'erano altri corridori. Quando la macchina della squadra è arrivata accanto a me allora ho capito che era vero. È stato pazzesco", ha detto Van Baarle. "È una Monumento e ne volevo vincere una. Secondo al Fiandre e poi vincere la Roubaix, non ho parole".

Così come Sonny Colbrelli nel 2021, a cui facciamo nuovamente un grandissimo in bocca al lupo, anche Dylan Van Baarle si è affidato alle Wire 2 per compiere questa impresa. Una scarpa resistente, perfetta per affrontare i terribili settori in pavè. Stabile e leggera, Wire 2 garantisce una regolazione estremamente precisa oltre che a consentire la massima rigidità grazie alla suola Vent-Carbon che ottimizza il trasferimento di potenza tra piede e pedale. Caratteristiche fondamentali per riuscire a emergere in condizioni particolarmente esigenti.