La magia della dodicesima notte e di una gelida corsa nel bosco. La storia di quel mattino in cui Jorge Prado si è accorto che la moto era una delle cose che lo rendeva più felice al mondo. 

Era l’Epifania (Three Kings’ Day), lo ricordo perché eravamo a casa di mia nonna Esther e mio nonno Ignacio a Lugo. Avevo appena compiuto 3 anni, il fatto che io sia nato lo stesso giorno della Dodicesima Notte è sempre stato qualcosa di magico per me. Lugo si trova nel Nord della Spagna e fa sempre molto freddo lì, specialmente nel periodo natalizio.  Quella mattina sono sceso come al solito ad aprire i regali.  C'era tutta la mia famiglia e ancora oggi loro si ricordano di quel mio sguardo soddisfatto, lo stesso che si può vedere riflesso in questa foto. Volevo quel regalo con tutte le mie forze. Perché io, anche se ero solo un bambino, ero già appassionato di sport.  Mio padre ha sempre guidato una moto e da quando l'ho visto per la prima volta in sella, ho iniziato a sognare di andare con lui. 

Quel giorno il sogno si è avverato e mia madre mi ha vestito per l'occasione con quel cappotto rosso che mi proteggeva dal freddo. La sensazione era di totale libertà.  Io e mio padre abbiamo attraversato insieme tutto il bosco della mia città. E’ stato esattamente in quel momento che ho capito di essere nato per guidare una moto. Non c'era niente che mi rendesse più felice.

I miei parenti ci stavano aspettando per il pranzo ma nessuno di noi due voleva tornare, ci stavamo divertendo così tanto che ho chiesto più e più volte a mio padre di poter ritardare ancora un po’ per godermi il più possibile quella mia prima uscita da vero “pilota”.

Quando siamo tornati a casa abbiamo trovato il pollo con le patate al forno, è una tradizione natalizia della nostra famiglia, e io adoro come cucina mia nonna. Ero talmente affamato che ho riempito il piatto più volte. 

Nel pomeriggio sono andato in giardino con mio padre a pulire la moto per il giorno dopo, ho giocato con i cani dei miei nonni poi abbiamo cenato e io continuavo a chiedermi quanto tempo sarebbe passato prima che fossi potuto tornare in sella alla mia nuova moto. Era una cosa che mi rendeva totalmente felice e sapevo che sarebbe stato l'inizio di qualcosa di grande.

Sono memorie indelebili nella mia mente. Questa foto mi fa ricordare la Dodicesima Notte, stare tutti insieme in famiglia, il freddo delle passeggiate. L'unità e il sacrificio sarebbero stati i valori che mi avrebbero formato come pilota, anni dopo. Questo è tutto ciò di cui ho bisogno per realizzare i miei sogni.

Oggi guardo con nostalgia questa fotografia che la mia ragazza ha chiesto a mia nonna di raccontare. E io la racconto qui con la stessa emozione. Perché grazie a quel regalo, oggi sono due volte campione del mondo.

19 anni fa Jorge Prado si innamorava della moto, in una notte d'inverno. Oggi è campione del mondo MXGP!